Editoriale
Il monoteismo, oltre ad essere un credo religioso che sostiene l’esistenza di un unico dio, sottende una visione del mondo specifica: ovvero quella di pensare che per ogni cosa ci sia solo una versione giusta, e tutto il resto sia invece un errore, qualcosa di sbagliato, qualcosa che deve essere corretto. Questo modo di pensare è esteso al nostro mondo e al nostro modo di pensare, di vivere e di relazionarci.
Lo vediamo molto bene quando parliamo ad esempio di intersessualità: intanto notiamo che la maggior parte delle persone, anche quelle di una certa cultura, ignorano persino cosa l’intersessualità sia (questo perché parlarne è stato per troppo tempo un tabù, e le famiglie a cui nascevano figlie o figli Intersex venivano indotte a non parlarne con nessuno, come fosse qualcosa di cui vergognarsi) e inoltre moltissimi non hanno nemmeno idea di che cosa le persone Intersex stiano ancora oggi subendo, sotto vari punti di vista, come le diverse forme di discriminazione, la medicalizzazione di corpi sani, gli interventi chirurgici attuati senza consenso, e soprattutto la negazione del diritto di vedersi riconosciuti come persone sane, senzienti, belle e in pace con il loro corpo, così come sono. Questo perché siamo portati a pensare, per via della cultura in cui siamo nate, che un corpo “giusto” sia o maschio o “femmina” mentre tutto il resto vada invece corretto.
Abbiamo quindi deciso di dedicare questa nuova uscita del The Fairy Queen Press Magazine proprio a questo argomento, dove troverete un testo mio a riguardo, un’intervista a Stephan Mills – attivista Intersex per il collettivo Intersexioni, alcuni spunti per approfondire l’argomento e una commuovente poesia scritta e illustrata da Çiğdem Fidan.
Intersex
Cosa succede quando la bellezza di un corpo non è descritta dai nostri canoni?
Lingua: Italiano
Formato: A4 (21 x 29,7 cm)
Pagine: 32
Formato: PDF
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